La raccolta delle olive rappresenta uno dei momenti più importanti del ciclo produttivo dell’olivo: è il passaggio decisivo che determina la qualità dell’olio extravergine. Conoscere quando raccogliere le olive significa non solo ottimizzare la resa, ma anche garantire un prodotto finale dalle eccellenti caratteristiche organolettiche.
In questo articolo scopriremo quando si fa la raccolta delle olive, quali sono i principali fattori che incidono sulla qualità dell’olio e come la nutrizione minerale e organo-minerale dell’olivo può fare la differenza nella produttività e nella resilienza delle piante.
Quando si fa la raccolta delle olive?
Il periodo della raccolta non è uguale in tutte le regioni: varia in base alla cultivar, al clima e alle pratiche agronomiche adottate: generalmente si svolge da fine ottobre a dicembre, in funzione delle temperature.
L’indicatore principale è il cosiddetto indice di maturazione: le olive vengono considerate pronte quando il colore passa dal verde intenso al violaceo/nero. Raccogliere troppo presto significa avere un olio più amaro e piccante, ma ricco di polifenoli; raccogliere troppo tardi porta a un olio più dolce ma meno stabile.
Un aspetto chiave per gli olivicoltori è la gestione dell’alternanza di produzione dell’olivo: una buona nutrizione e tecniche agronomiche mirate aiutano a ridurre questo fenomeno, assicurando costanza di raccolti anno dopo anno.
Concimi per olivo: il ruolo della nutrizione nella qualità dell’olio
Un olivo ben nutrito è più resiliente agli stress ambientali e garantisce olive di qualità superiore. I concimi per olivo, in particolare quelli organo-minerali, sono fondamentali per sostenere la pianta durante tutto il ciclo produttivo:
- Azoto: sostiene la crescita vegetativa e favorisce l’allegagione.
- Fosforo: fondamentale per l’energia metabolica e la fioritura.
- Potassio: decisivo per l’accumulo di zuccheri e la resa in olio.
- Microelementi (Boro, Zinco, Manganese): essenziali per la fioritura e la qualità del frutto.
TIMAC AGRO sviluppa soluzioni nutrizionali mirate, capaci di stimolare le radici e migliorare l’efficienza d’assorbimento. L’utilizzo di concimi organo minerali per olivo consente di unire i benefici della sostanza organica a un apporto equilibrato di elementi minerali, migliorando la struttura del terreno e aumentando la fertilità a lungo termine.
Dalla raccolta al frantoio: tempi e qualità
Uno degli aspetti più importanti è la rapidità con cui le olive devono essere lavorate dopo la raccolta. Il tempo che intercorre tra raccolta e molitura è infatti uno dei fattori più determinanti per preservare la qualità del prodotto.
- Molitura entro 24-48 ore: riduce il rischio di fermentazioni indesiderate.
- Conservazione temporanea: le olive devono essere tenute in cassette areate, evitando sacchi di plastica che possono innalzare la temperatura e compromettere la qualità.
Solo con una filiera controllata si può ottenere un olio extravergine di qualità, capace di esprimere al meglio aromi, gusto e contenuti salutistici.
In conclusione: La raccolta delle olive è molto più di una fase della produzione agricola: è un insieme di scelte strategiche su quando raccogliere, come nutrire le piante e come trasformare il frutto.
Grazie a soluzioni innovative in ambito di concimi per olivo e programmi di nutrizione personalizzati, TIMAC AGRO Italia supporta gli olivicoltori nel garantire raccolti costanti, piante sane e oli extravergini di eccellenza.
Con TIMAC AGRO, la tradizione della raccolta incontra l’innovazione agronomica.
FAQ sulla raccolta delle olive
Come si chiama la raccolta delle olive?
Tradizionalmente viene chiamata brucatura, ovvero la raccolta manuale direttamente dalla pianta. Oggi, accanto a questo metodo, si utilizzano pettini agevolatori e macchine scuotitrici che velocizzano le operazioni.
Quando macinare le olive dopo la raccolta?
Le olive vanno portate al frantoio entro 24-48 ore per preservare qualità e freschezza, evitando ossidazioni e fermentazioni.
Come riconoscere un olio extravergine di qualità?
- profumo fruttato di oliva fresca, note erbacee o di carciofo,
- gusto equilibrato tra amaro e piccante,
- acidità libera inferiore allo 0,8%.
